mercoledì 27 febbraio 2008

La Festa del Falò in pillole: l'accensione

Sotto il suono delle campane a festa, arrivano finalmente nel fiume le fiaccole; le tifoserie si placano momentaneamente, nell’attesa del momento culminante.
La tensione sale, mentre i ragazzi si schierano attorno al pagliaio con le fiaccole accese, e dopo pochi istanti che sembrano secoli, al segnale convenuto gli si gettano contro. Bastano pochi secondi, ed ecco che i pagliai si tramutano in enormi falò, lanciando le loro fiamme alte nel cielo.
A questo punto, le tifoserie esplodono ballando, gridando ed indicando al rione avversario il proprio pagliaio, per fargli vedere come si è acceso e come stia bruciando meglio.
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domenica 24 febbraio 2008

La Festa del Falò in pillole: il giorno della festa

Siamo finalmente giunti al giorno della festa; mentre i ragazzi ultimano i carri a Pratolungo, in paese si cominciano a “stendere” i botti e si fanno le ultime rifiniture al pagliaio.
Le fasi della festa sono ormai scandite da eventi prefissati: il pomeriggio con l’ormai famoso show di Gianè che culmina con l'altrettanto famoso tuffo dall’occhio del ponte, l’imbrunire, quando si comincia l’impagliatura dei pagliai e la sera, quando le tifoserie si schierano.
Ed è da questo momento che la tensione comincia a montare: da una sponda all'altra del fiume salgono i cori e le grida di sfottò, in attesa dell’arrivo delle fiaccole.
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mercoledì 20 febbraio 2008

Andiamo a mille!!!!

E vai!!

Abbiamo raggiunto il primo obbiettivo, ovvero quello dei mille ingressi nel blog.

Questo però non è da considerarsi un traguardo, ma solo un punto di partenza per questa bella avventura.

Un ringraziamento a tutti quelli che ci hanno visitato.

La Festa del Falò in pillole: i carri

Il giorno della festa comincia presto per i ragazzi e le ragazze che sono ai carri.
Sono le otto di mattina: è il momento di unire i vari moduli preparati durante gli ultimi trenta giorni e poter finalmente ammirare i carri in tutta la loro completezza.
Ma il lavoro non è ancora finito; bisogna fare le rifiniture dell’ultimo momento, montare i gruppi elettrogeni per le luci, le sponde e così via. E così, tra uno spruzzo di vernice ed un punto di saldatrice si passa il pomeriggio del sabato, sempre con un occhio al cielo, facendo gli scongiuri per un buon meteo.
Si cominciano a vedere le prime luci della sera, quando i carri raggiungono il cuore del rione, pronti finalmente per la sfilata.

domenica 17 febbraio 2008

La Festa del Falò in pillole: i carri

Ferro, rete, carta, colori e fantasia. Questi sono gli ingredienti che miscelati nella giusta maniera danno vita a quella che sarà la terza parte della festa; la sfilata.
La costruzione dei carri, partendo da disegni e modellini, si sviluppa in un periodo di circa un mese, trasformando un’idea in una forma d’arte.

mercoledì 13 febbraio 2008

La Festa del Falò in pillole: le donne del Mercato

Si continua con con le donne del Mercato, vera colonna portante del rione, sempre disponibili a preparare piadina fritta, spaghetti, penne e ciambella per i ragazzi che sono agli spini o a carri, oppure impegnate nelle creazioni dei costumi e della coreografia. Assieme a loro, l'omnipresente Gegè, in movimento tra costumi e carri, pronto alle più pericolose acrobazie per provare scenografie sempre nuove.


domenica 10 febbraio 2008

La Festa del Falò in pillole: il pagliaio

... continua la costruzione del pagliaio. Ginestra per ginestra, posizionate ad arte da Marchino, Bomba, Luca, Camai, sotto la supervisone attenta di Piciuchini e con l'aiuto di tutti gli altri, il pagliaio prende forma, raggiungendo così, una volta finito l'altezza di 9/10 metri. Non restano che le rifiniture, la cosiddetta pettinatura, fatta dalle mani esperte di Gianè e Caco.


venerdì 8 febbraio 2008

Chi copia chi?

Cari amici del Borgo, ora che avete fatto a gara a quelli che la fanno più lontano, volete passare a cose più serie?

Siete un Rione o una caserma?

Chi è che scrive, il sergente Hartman di Full Metal jacket?

Utilizzate frasi fatte perchè così è più facile non sbagliare?

Se vogliamo vedere chi copia chi, parliamo dei video e degli album fotografici apparsi, come per miracolo, in "Picasa" dopo l'uscita del nostro blog.

Non abbiamo iniziato noi questa sfida sul web, e sicuramente non abbiamo aperto un blog solo per mantenere uno scambio epistolare con voi. La nostra intenzione, oltre ad avere uno strumento per mantenere informati i sostenitori, è quella di pubblicizzare la nostra festa (notate che con nostra intendo dell'intero paese e non solo del Mercato) ed in parte ci stiamo riuscendo.

In ogni caso saremmo sempre pronti, come d'altronde abbiamo sempre fatto, a rispondere ad ogni vostra simpatica provocazione.

In ultimo, non capisco l'affermazione "Non esistono foto dell'originale!!!" rivolta alla foto dei due pagliai. Se volete avere l'originale posso inviarla alla vostra casella di posta.

mercoledì 6 febbraio 2008

Borgo rimandato in Grammatica Italiana

Sicuramente una ripassatina alla grammatica italiana basilare non guasterebbe...

La Festa del Falò in pillole: il pagliaio

E' una dei momenti più importanti dei preparativi della festa. I ragazzi si ritrovano nel fiume per costruire il pagliaio intorno alla zerbale. Dopo aver fatto un cerchio con le fascine fatte di sermenti che delimiterà il perimetro del pagliaio, vengono posizionati, in maniera concentrica, i rami di ginestra. Necessiteranno da sette a dieci giorni per completare l'opera, agenti atmosferici permettendo.

domenica 3 febbraio 2008

La Festa del Falò in pillole: la zerbale

Al ritorno dall'Abetia, si issa la zerbale nel gretto del fiume.

sabato 2 febbraio 2008

Chi disprezza compra.

E' proprio vero il motto: "... chi disprezza compra". Ho notato con piacere che i nostri amici del Borgo non perdono occasione di criticare, ma alla fine di copiare ciò che facciamo noi del Mercato. Basti vedere che nel loro sito, c'è la copia della foto che si trova nel nostro.


Chissà, forse alla prossima prenderanno anche quella di apertura del blog, utilizzando il fantastico effetto di rifletterla, in modo da far sembrare loro, l'accensione...........

venerdì 1 febbraio 2008

Non siamo soli!

E’ stata veramente una serata piacevole quella che ho passato insieme agli amici del rione di San Geminiano a Pontremoli per la tradizionale festa del Falò.
L’atmosfera mi ha ricordato quella che si respira a Rocca, durante la nostra festa; l’accensione delle fiaccole, l’avvicinarsi al pagliaio mentre le campane della chiesa suonano, l’accensione, i cori e le grida di gioia di quelli del rione e le grida di rimando del rione avversario. Unica differenza è che qui, i falò vengono accesi a due settimane l’uno dall’altro, precisamente il 17 ed il 31 gennaio. E devo dire che le differenze si fermano qui.

E’ impressionante la serie di similitudini e somiglianze che ci sono tra noi e loro: la forma del pagliaio che è praticamente la stessa, la posizione, vicino ad un ponte ad archi simile a quello che abbiamo noi (anche se il nostro è molto più brutto), i colori del rione, entrambi bianco/rossi, le origini storiche, loro Ghibellini quindi la parte del paese a qui fanno capo i magazzini delle merci e noi la parte commerciale del paese (il mercato).

Per chi volesse avere ulteriori notizie di questa bella festa, vi consiglio di andare al blog di Davide all’indirizzo passodellacisa.blogspot.com (vedi nella sezione link) dove è dettagliata minuziosamente la loro festa con foto e cronache giornaliere.
Un saluto quindi a tutti gli amici del rione di San Geminiano, con la speranza di vederci questa volta tutti insieme alla nostra festa del Falò il 29 marzo per poter fare ancora baldoria assieme.